Meditazione sul respiro a partire da 12’05”
Perché meditiamo?
Non è una domanda facile. Innanzitutto, la meditazione va ben oltre ciò che comunemente ci s’immagina e non può essere ridotta allo stare seduti su un cuscino osservando il proprio respiro.
Certo, seduti su un cuscino e su una sedia stiamo meditando, ma quando ci alziamo inizia il resto della nostra vita e non a caso quest’anno ci siamo impegnati insieme nelle pratiche informali della Tribù dell’Elefante, tratte da “Come addomesticare un elefante selvaggio e altre avventure nella mindfulness” di Jan Chozen- Bayz, che ho curato per Hoepli.
E poi, quando pensiamo alle possibili ragioni per cui fare questa scelta apparentemente un po’ bizzarra – in fondo, perchè stare fermi a non far niente in un mondo pieno di guai?- è un attimo che la mente si fissa sull’obiettivo. Non a caso “non cercare risultati” è forse il pilastro della mindfulness più controintuitivo e difficile da capire per il nostro modo abituale di ragionare.
Se è vero, e da psicoterapeuta te lo posso confermare, che meditare è un modo per trasformare la mente e il cuore e sentirci più leggeri, liberi, coraggiosi e tonici, capaci di affrontare le sfide a testa alta senza per questo perdere di vista la gentilezza nei confronti di noi stessi e degli altri… lo è altrettanto che tutto questo accade se smettiamo di forzare la mano e iniziamo ad ospitare dentro di noi la possibilità di venire a patti con le cose così come sono.
Che cosa succede quando meditiamo
In base alla mia esperienza personale e di insegnamento della mindfulness da undici anni, mi sento di dire che, inizialmente, fingiamo di meditare. Non capiamo bene quello che stiamo facendo, e spesso compiamo un atto a cavallo tra la disperazione (“le ho provate tutte, proviamo anche questa”) e la fiducia (“Il mio amico Tommaso dice che gli ha fatto bene, l’insegnante mi sembra a posto, magari funziona anche con me”).
Poi, con la pratica, a un certo punto accade qualcosa di magico, un punto di svolta che rivoluziona tutto: lasciamo andare l’idea che le cose debbano svolgersi nei nostri tempi e modi e iniziamo a vedere che i pensieri sono solo pensieri.
Spesso scambiamo i pensieri per sassi, ma sono leggeri come nuvole ed è proprio nello spazio blu tra una nuvola e l’altra che troviamo nuove strade.
Buona pratica,
Caro