Fiori bianchi, una poesia di Mary Oliver
Mi piace leggere poesie. Le leggo in italiano e, quando posso, in lingua originale. Le leggo a me stessa e alle persone che amo. Insisto che le ascoltino, o chiedo, come fosse un premio, di poterne leggere un paio ad alta voce, così, per emozionarci insieme. Le poesie sono un po’ la mia favola per grandi, e non è una caso che le legga anche nei gruppi di mindfulness. Donano parole e immagini che danno brividi e carezze. E i brividi e le carezze sanno essere molto guaritori, oltre a chiarire, a volte, più di mille concetti.
L’altro giorno, ho tradotto questa poesia di Mary Oliver:
L’altra notte
nei campi
mi sono sdraiata nel buio
a pensare alla morte,
ma invece mi sono addormentata
come se fossi in una stanza vasta e inclinata
piena di quei fiori bianchi
che si aprono tutta l’estate,
appiccicosi e disordinati,
nei campi caldi.
Quando mi sono svegliata
la luce del giorno stava appena scivolando
di fronte alle stelle,
ed io ero coperta di boccioli.
Non so
come sia successo –
non so
se il mio corpo è affondato
sotto alle viti zuccherine
in una sorta di affinità affilata dal sonno
con ciò che è profondo, o se
quell’energia verde
si è alzata come un’onda
e si è piegata su di me, rivendicandomi
tra le sue potenti braccia.
Le ho respinte, ma non mi sono alzata.
Mai nella vita mi sono sentita così morbida,
o così scivolosa,
o così splendentemente vuota.
Mai nella vita
mi sono sentita così vicina
a quella linea porosa
dove il mio corpo era finito
e iniziavano le radici e i gambi
e i fiori.
Mary Oliver, News and Selected Poems Beacon Press Boston, 1992. Traduzione mia.
Potrà sembrarti strano, ma esistono momenti come questo per tutti noi, potenzialmente. Momenti di pace profonda, in cui i dubbi, i rimpianti, le paure, i “se” e i “ma”, i “cosa devo fare” e le “cose da fare” magicamente si spengono. Forse li hai provati amando profondamente un’altra persona, o guardando un paesaggio naturale che ti ha ricordato che tutto cambia e che il mondo sa anche essere vasto e accogliente. Forse, ti è capitato di provarli meditando. Non durano, perchè tutto cambia, ma possono esserci e, saperlo, fa bene al cuore.
Se vuoi, puoi associare White Flowers (s’intitola così questa poesia, in inglese) alla pratica del body-scan. La trovi qui, tra gli audio di Mente Calma Cuore Aperto.