La pace delle cose selvagge
Quando cresce in me lo sconforto per il mondo
e di notte mi sveglio al minimo rumore
per la paura di cosa sarà della mia vita e della vita dei miei figli,
vado a stendermi dove l’anatra del bosco riposa la sua bellezza sull’acqua,
e il grande airone si ciba.
Vado nella pace delle cose selvagge che non appesantiscono la loro vita con previsioni
di dolore.
Vado alla presenza dell’acqua ferma.
E sento sopra di me le stelle che, cieche di giorno, aspettano con la loro luce.
Per un momento riposo nella grazia del mondo, e sono libero.
Wendell Berry
Più poesie della buona notte per tutti
Nell’MBSR, così come negli altri percorsi di gruppo, leggo spesso una poesia della buona notte. Anche se gli incontri serali non terminano poi così tardi, la chiamo proprio così: poesia della buona notte. Come se fosse l’equivalente, per gli adulti, della fiaba che un genitore legge al suo bambino.
Non sono madre, non in senso biologico, ma ho i miei momenti di maternità. La poesia della buona notte è uno di questi, e “La pace delle cose selvagge” di Wendell Berry è una delle mie preferite per sostenere chi è con me a tirare un sospiro di sollievo e recuperare un po’ di pace dopo una giornata difficile.
Se abbiamo tante paure, tra cui quella di non farcela ad attraversare le difficoltà – attraversare le difficoltà, per me, è l’equivalente di gestire lo stress– non è facile addormentarci sereni. La mindfulness è un toccasana per calmare la mente e riprendere contatto con la nostra parte saggia, intatta, che sa cosa fare. Ma è anche bene trattare con cura i momenti della sera che precedono il sonno. Prima di andare a dormire, potremmo leggere una poesia. Tenere una raccolta di poesie sul comodino, aprirla a caso, e assaporare le parole in silenzio, osservando l’effetto che fa. O condividerle, se non siamo da soli, con chi come noi vuole sentirsi in pace e al sicuro. Cosa fai, di solito, prima di andare a dormire?
Possano tutti gli esseri viventi vivere in pace e al sicuro.