Ah che fatica riprendere il lavoro! Come già detto l’altro giorno parlando di passività-aggressiva, è una frase che potresti aver sentito spesso negli ultimi giorni, o magari sei stato proprio tu a pronunciarla, per le più svariate ragioni. Tra cui, forse, il fatto che ricominciare a lavorare può voler dire avere di nuovo a che fare con colleghi pettegoli.
Pettegolezzi positivi e pettegolezzi negativi
Iniziamo a dire che non tutti i pettegolezzi sono uguali. Quando, sul lavoro così come nella vita personale, condividiamo informazioni personali su una persona assente, possiamo avere un’intenzione positiva o negativa e, in questo senso, possiamo dire che ci sono pettegolezzi positivi e pettegolezzi negativi.
Possiamo, per esempio, parlare di qualcuno che non c’è in quel momento per evidenziarne gli aspetti che giudichiamo positivi – per esempio raccontando di quanto ci ha fatto ridere parlandoci delle sue disavventure del weekend ed esprimendo gratitudine per la sua ironia. Oppure possiamo parlarne male, con il deliberato intento di condividere informazioni sul suo conto volte a screditarla. È evidente che il primo tipo di pettegolezzo non è affatto dannoso mentre, chiaramente, lo è il secondo.
Il pettegolezzo negativo danneggia tutti
Il pettegolezzo negativo è, in altre parole, una forma di aggressività e il suo problema è duplice. Non solo mette a disagio chi lo subisce, che in certi casi può persino diventare oggetto di discriminazioni, ma se è un’abitudine diffusa rende l’ambiente di lavoro un luogo pieno di tensione, in cui bisogna sempre guardarsi le spalle.
Se il pettegolezzo positivo, dunque, aiuta a stringere relazioni più forti tra i colleghi e a creare un ambiente sereno e solidale, il pettegolezzo negativo va fermato.
Come fermare il pettegolezzo
Se scopriamo che qualcuno sta diffondendo informazioni false su di noi, il primo passo potrebbe essere quello di confrontarlo direttamente, chiedendogli con gentilezza ma anche con fermezza di smettere di parlare delle nostre vicende personali, che non lo riguardano e non sono utili a nessuno.
Nel caso in cui questa strategia non dovesse funzionare, bisognerebbe parlare con il proprio manager, che dovrebbe incoraggiare i membri del team a smettere di parlare male degli assenti, perché farlo non offre alcun vantaggio e nuoce a tutti. Se nemmeno questo dovesse bastare, e il pettegolezzo è grave, è bene rivolgersi a Risorse Umane.
Un modo per fermare il pettegolezzo negativo è porsi come un esempio positivo. Questo vuol dire non solo non iniziare o partecipare a pettegolezzi negativi, ma anche fare del nostro meglio per essere inclusivi, valorizzando le differenze e gli aspetti positivi ed unici che ognuno può offrire sul lavoro.
Se ci capita di ascoltare o qualcuno cerca di coinvolgerci in un pettegolezzo negativo, possiamo dire chiaramente che ci sembra che sia un’informazione irrilevante e che parlarne non fa bene a nessuno.
Infine, se in ufficio ci accorgiamo che qualcuno è vittima di pettegolezzo e discriminazione, essere gentili con quella persona e farla sentire accolta e apprezzata può essere un modo per controbilanciare, nel nostro piccolo, ciò che sta subendo.