Continua lo speciale “Tener vivo l’amore”, che esplora il tema del perchè alcune relazioni sentimentali periscono e altre fioriscono.
Immagina che tu e partner siate insieme, in cucina, a preparare la cena. A un certo punto partner, mentre stappa una bottiglia di vino, fa un sospiro. In quel momento, hai una scelta: continuare a preparare la cena come se nulla fosse, o portare la tua attenzione verso partner e chiedergli cosa sta succedendo.
Sono piccole scelte che, lì per lì, potrebbero sembrarti insignificanti. Ma, se ripetute nel tempo, hanno il potere di far funzionare la tua relazione. O meno.
Perché alcune relazioni sentimentali fioriscono e altre periscono
John Gottman e Julie Gottman hanno trascorso gli ultimi 40 anni a studiare le coppie per vedere cosa differenzia le relazioni che funzionano e fioriscono da quelle in cui si sta male o che finiscono. E hanno scoperto che, nelle coppie che fioriscono, quando uno dei due dà un segnale che rappresenta una richiesta di connessione, i partner rivolgolo l’attenzione l’uno verso l’altro l’86% del tempo. Mentre, nelle coppie in cui si sta male o che finiscono… questo accade solo nel 33% dei casi.
Non so che effetto faccia a te, ma io lo trovo un pezzo di scienza incredibile. Chi è in coppia può finalmente sapere con certezza che può fare delle scelte importanti per il futuro della propria relazione, ogni giorno. Riconoscere e rispondere ai tentativi di connessione di partner porterà più fiducia, connessione emotiva e passione fuori e dentro il letto.
Questo dato mette in discussione anche la credenza per cui la maggior parte delle relazioni finirebbero a causa di eventi clamorosi, come il tradimento. A quanto pare, più spesso le relazioni si spengono come effetto del risentimento e della distanza che crescono tra i partner quando continuano a non rispondere ai reciproci tentativi di connessione.
Le attenzioni quotidiane valgono più dei gesti eccezionali
I risultati del lavoro dei Gottman mette in luce anche un altro aspetto: non possiamo trascurare partner per la maggior parte del tempo, e pensare poi che la relazione si riprenda grazie a un regalo costoso o una cena romantica fuori, perchè le relazioni si costruiscono e mantengono con attenzioni quotidiane, non con gesti eccezionali.
Impariamo dunque la lezione e cerchiamo di stare attenti. Ai sospiri appesantiti così come agli sguardi che cercano complicità. Ai: “Come sto con questa camicia?” così come ai: “Sono davvero stanca, ti spiacerebbe portare tu fuori Tobia per il giretto?”. Ai: “Sei troppo bello” così come ai: “Sono giorni davvero difficili al lavoro”.
Per tornare all’importanza di conoscerci, non diamoci mai per scontati. E se vogliamo essere certi di non perdere i segnali, assicuriamoci di mettere un po’ da parte il telefonino – mio marito ed io, per esempio, quando siamo a cena fuori teniamo di solito entrambi i cellulari nella mia borsa, e comunque lontani da noi in qualsiasi momento che desideriamo davvero proteggere per noi stessi.
Sono indicazioni, peraltro, che possono valere anche per chi è single rispetto alle relazioni che considera più importanti. Io lo sono stata per tanti anni e ne ho concluso che gli amici sono, in fondo, gli amori platonici di una vita.