Ho letto questa poesia ieri, durante il sesto incontro del programma MBSR, come poesia della buona notte. Per ricordarci cosa vuol dire riprendere i sensi e lasciarsi cullare dalla natura, senza per questo dimenticare i nostri affanni ma trovando, almeno per un attimo, un po’ di sollievo. La mindfulness, infatti, non è mai un invito a negare che la vita possa essere anche molto faticosa, ma è piuttosto la possibilità di lasciarci toccare anche da un po’ di bellezza, nonostante le difficoltà.
Quando cresce in me lo sconforto per il mondo
e di notte mi sveglio al minimo rumore
per la paura di cosa sarà della mia vita e dei miei figli,
vado a stendermi dove l’anatra del bosco
riposa la sua bellezza sull’acqua, e il grande airone si ciba.
Vado nella pace delle cose selvagge
che non appesantiscono la loro vita con previsioni
di dolore. Vado alla presenza dell’acqua ferma.
E sento sopra di me le stelle che, cieche di giorno,
aspettano con la loro luce. Per un momento
riposo nella grazia del mondo, e sono libero.
Wendel Berry