Ho letto questa poesia ieri, come poesia della buona notte, durante il programma MBSR.
Per quello che siamo venuti a fare, di Cristiano Sormani Valli
Per quello che siamo venuti a fare,
per questo viaggio,
ci servirebbero occhi buoni
per riconoscere la strada
e domande per ascoltare il respiro
degli altri.
Ci basterebbe la gentilezza dell’albero
che cresce quando non lo vedi.
Una felicità plausibile e nient’altro
che faccia suonare le campane
quando il momento viene.
Da “La certezza delle mani”, di Cristiano Sormani Valli, Ed. Anima Mundi
La gentilezza dell’albero
La mindfulness può darci una visione più chiara di noi stessi e del mondo e una maggiore capacità di ascoltare gli altri, la loro storia, ciò che provano davvero. Sono gli occhi buoni per riconoscere la strada e le domande per ascoltare il respiro degli altri.
La mindfulness può darci anche una felicità plausibile, non fittizia e irraggiungibile. In un mondo dove la spinta è spesso ossessivamente migliorativa, con il risultato di non essere mai davvero contenti di niente, la felicità plausibile mi pare una grande conquista. Non è un accontentarsi, ma un saper apprezzare anche ciò che si ha. Scopri di più sulla gratitudine e sui suoi benefici in questo articolo su IoDonna e nel collegamente con Anna Pettinelli e Sergio Friscia su RDS.
Le parole che mi colpiscono di più, però, sono queste:
Ci basterebbe avere la gentilezza dell’albero
che cresce quando non lo vedi.
È un’umiltà generosa quella dell’albero, che fa ciò che sa senza chiedere di essere guardato, visto, ammirato. Non credo di esserne sempre capace, ma ho deciso che nei prossimi giorni questa sarà la mia pratica: tenere un po’ più a mente questo tipo di gentilezza che non chiede riconoscimenti in cambio.
Autore: Carolina Traverso
Mi chiamo Carolina Traverso, Caro per gli amici. Sono Psicologa, Psicoterapeuta e insegnante di mindfulness formata con Jon Kabat-Zinn e il suo team presso il Center for Mindfulness della University of Massachusetts Medical School.
Sono nata in Costa D’Avorio da madre belga e padre italiano. Sono cresciuta prevalentemente in Italia, ma ho vissuto anche in Iran prima della scuola materna, a Londra dopo l’Università e, sulla strada per tornare a casa, ho attraversato da sola per un anno l’India e il Sud Est Asiatico senza telefonino e con uno zaino sulle spalle.
Da diverso tempo lavoro e amo a Milano insieme a Iago, il mio pastore svizzero, che ho fortemente voluto, quand’ero single, per sentirmi meno sola. Ho vissuto senza relazioni sentimentali stabili per tanti anni e conosco molto bene l’esperienza della singletudine. Ci ho scritto persino un libro, Semplicemente Single (Hoepli, 2021), a ridosso della pubblicazione del quale, a 47 anni, ho conosciuto l’uomo che oggi è mio marito.
Alcune persone, scherzando ma neanche troppo, dicono per questo che Semplicemente Single porti fortuna. Onestamente non saprei, ma posso dirti che le riflessioni che ho fatto scrivendolo mi hanno aiutata a fare chiarezza dentro di me e a lasciare andare vecchi pesi che non mi ero accorta di portare ancora.
Sarà forse questa coincidenza di fattori, una storia d’amore all’incrocio con un libro solo apparentemente per single, ma che in realtà è un manuale di educazione sentimentale, che mi sono ritrovata a parlare sempre più di amore e relazioni sulla stampa e in radio?
Altre cose che potresti volere sapere di me è che nel 2016 ho scritto “Mente Calma Cuore Aperto”, Sperling & Kupfer e che, per Hoepli, ha curato la collana dedicata alla mindfulness.
Appaio spesso su testate e radio nazionali, tra cui IoDonna.it, VanityFair.it e Radio Deejay, dove parlo di amore e relazioni.