Se in questo momento ti senti facilmente dimenticabile
Oggi, sulla chat telegram del gruppo MBSR che sto conducendo, è arrivato questo messaggio da una persona che sta seguendo gli incontri in differita:
“Buondì, non posso farlo di lunedì però ci tengo a condividere anche io il momento di piacevolezza della settimana:
Corpo -> leggerezza/risata
Emozione -> contentezza
Pensiero -> sono parte di/unione
E di spiacevolezza della settimana:
Corpo -> stretta al petto/lacrime
emozione -> tristezza
pensiero -> mi sento facilmente dimenticabile”
Quando non ci sono le condizioni per incontrarsi davvero, “Abbandonami” è un invito liberante
Sentirsi facilmente abbandonabili è proprio una stretta al cuore, per questo vorrei condividere con te le parola di Chandra Livia Candiani, tratte da «Questo immenso non sapere», Einaudi, 2021.
“Ho capito di essere una persona abbandonabile. Non nel senso che non posso evitare l’abbandono, che mi è ovvio fin da bambina. Ma che lo considero una possibilità imminente e talvolta auspicabile.
Un tempo pensavo di essere una che abbandona facilmente. Ora so che, anche se con dolore, sono abbandonabile. Voglio dire che quando sento che non ci sono le condizioni per incontrarsi davvero, per intendersi senza troppa fatica, «abbandonami» è un invito liberante.
Non è obbligatorio tenermi, frequentarmi è facoltativo. E questo dà molta leggerezza e grazia all’incontro. Come fanno le libellule e forse i volatili in genere.
Può far molto male all’inizio, può atterrare ma poi piano piano di sente che sopra la testa e tutt’intorno si allarga un grande spazio libero. C’è più sfondo e un sentore appena accennato di nuove possibilità. L’odore è l’esatto opposto dell’odore di bruciato. Un profumo fresco di bucato appena steso, di pavimento appena spazzato e poi lavato. Con cura. Con le finestre aperte.“
Chandra Livia Candiani