Ti sei mai chiesto come stiamo insieme in un programma MBSR? Ecco qui la risposta, nelle parole di Orso in Piedi.
L’educazione al silenzio
“L’educazione al silenzio, al tacere, iniziava molto presto. Insegnavamo ai nostri bambini a sedere in silenzio e a gioirne. Noi insegnavamo loro a utilizzare i sensi, a percepire i diversi odori, a guardare quando all’apparenza non c’era nulla da vedere, ed ad ascoltare con attenzione, quando tutto appariva totalmente tranquillo. Un bambino che non sa sedere in silenzio è rimasto indietro nel suo sviluppo.
Un comportamento esagerato, appariscente, noi lo respingevamo come falso e un uomo che parlava senza pause era considerato maleducato o distratto. Un discorso non veniva mai iniziato precipitosamente né condotto frettolosamente. Nessuno poneva affrettatamente una domanda, fosse stata anche molto importante, e nessuno era costretto a una risposta. Il vero modo cortese di iniziare un discorso era un momento di silenziosa riflessione insieme: e anche durante i discorsi facevamo attenzione a ogni pausa, nella quali l’interlocutore rifletteva e pensava.
Nella disgrazia e nel dolore, quando la malattia e la morte offuscavano la nostra vita, il silenzio era un segno di stima e di rispetto; altrettanto quando ci colpiva l’incantesimo di qualcosa di grande e degno di ammirazione. Per i Dakota il silenzio aveva una forza ben più grande della parola.”
Testo tratto da Barbara Brevi, “Il grande spirito parla al nostro cuore”, Ed. Red.