La paura di meditare
Ogni tanto mi capita che in Semplicemente Spazio vengano a trovarmi persone che mi dicono di seguire questo progetto da anni, o di essere interessate alle meditazione e alla mindfulness da diverso tempo, ma temono di non essere pronte.
Oppure varcano la porta, spesso accompagnate da un amico o da un famigliare, con aria scocciata e un atteggiamento quasi di sfida. L’amico o il famigliare sperano che io riesca a convincerle che meditare farebbe loro bene, loro non so cosa pensino ma non sembrano particolarmente contenti di essermi venuti a trovare, io silenziosamente faccio un respiro più profondo del solito perchè so già che è molto difficile far cambiare idea ad uno scettico.
E segretamente sorrido, ricordandomi di lasciare andare le aspettative, fare il mio lavoro e stare a vedere cosa succede senza preoccuparmi di ottenere un risultato particolare. In fondo, mi dico, non sono qui per convincere nessuno ma per condividere un approccio che amo e che mi ha cambiato la vita. Divulgo per seminare, non per controllare modalità e tempi di un’eventuale avvicinamento alla mindfulness.
E tuttavia la questione resta interessante. Com’è che una cosa così semplice come stare un po’ con sè stessi senza tenere la mente occupata in un’attività suscita panico, paura, a volte persino ostilità?
Negli anni, ho imparato a conoscere alcuni racconti comuni che le persone si fanno sul perchè la meditazione non fa per loro, o non fa per loro adesso. Che tu sia dubbioso se iniziare questa pratica o meno, o semplicemente curioso di quello che ho da dire, ecco alcuni falsi miti che potrebbe essere interessante mettere in discussione.
Non ho tempo di meditare
Una delle ragioni più frequenti per cui le persone rimandano l’inizio di questa pratica è la convinzione di non avere tempo. Potrebbe anche essere vero che tu sia una persona molto impegnata – anch’io lo sono- eppure ti chiedo: davvero non hai dieci minuti al giorno da dedicare a te stesso? Ti sei mai chiesto quanto tempo trascorri a rimuginare, in preda alla rabbia o all’ansia o ad altre emozioni difficili? E quanto tempo spendi in attività che non ti nutrono davvero, ma che fai con il pilota automatico, per esempio navigare in internet? E che effetti ha tutto questo sulla tua capacità di concentrarti su ciò che conta e di stare bene con le persone che ami?
In altre parole: quanto tempo trascorri a perdere attimi preziosi, che ti sfuggono di mano a volte senza che nemmeno tu te ne accorga?
La mia impressione è che spesso ci raccontiamo di non avere tempo perchè temiamo di non potere stare con noi stessi anche solo per pochi minuti – chissà con quali sensazioni ed emozioni dovremmo fare i conti?- e perchè dubitiamo che questa scelta possa essere benefica.
Non capisco quali siano i benefici della meditazione
I benefici della meditazione sono svariati. Ne ho parlato tempo fa in una lunga diretta, e forse ti può interessare sapere che il programma MBSR ha alle spalle quasi quarant’anni di ricerche scientifiche che ne testimoniano i benefici per la salute psicofisica.
Molte persone che praticano mindfulness riferiscono di sentirsi più serene, fiduciose nelle proprie capacità e a proprio agio con gli altri. Meditare può aiutarti anche sul piano fisico: a ridurre lo stress, ad abbassare la pressione sanguigna, ad alleviare il dolore cronico e i disturbi gastrointestinali, a migliorare il sonno. Sul piano mentale poi, non è un caso che la mindfulness sia adottata con sempre maggior frequenza dai professionisti che si occupano della salute mentale. Tra i vari benefici, riduce ansia e depressione, l’impulsività e i pensieri ossessivi.
Medito da un po’ ma non ne vedo i benefici
Può essere che tu abbia frainteso le istruzioni, e in tal caso ti invito a parlarne con il tuo insegnante o a trovarne uno. Avere un confronto con un insegnante è spesso fondamentale per proseguire con questa pratica con la giusta comprensione.
Oppure, semplicemente, sei impaziente. In un’epoca storica dove alcuni desideri si esaudiscono con una carta di credito e un click, abbiamo perso un po’ la capacità di tollerare la frustrazione e mantenerci comunque curiosi di ciò che accade. La meditazione in questo senso è paradossale, perchè più cerchi un risultato, più sei travolto dalla mente che ti illude che non puoi rilassarti con le cose così come sono. È una sorta di nevrosi, che va osservata, non agita. Se ti accorgi che questo è il tuo caso, ogni volta che ti rendi conto che la tua mente è attraversata da pensieri che ti dicono che le cose dovrebbero essere diverse… lascia andare e torna al respiro.
Se in qualche modo ti può tranquillizzare, le prime volte che meditavo avevo la tachicardia, a volte la nausea o giramenti di testa e, per la maggior parte del tempo, mi sembrava più di stare in un sogno che nel presente.
Eppure avevo fiducia, e questo mi ha permesso di coltivare, nonostante tutto, il piacere di aspettare per vedere cosa sarebbe successo.
Non posso meditare perchè non riesco a stare seduto
La posizione a gambe incrociate a terra non è per tutti, ma puoi sederti su una sedia. Ciò che conta è che tu scelga di stare con te stesso animato da uno spirito di gentilezza, curiosità, pazienza e coraggio. E che, quando seduto, coltivi una postura dignitosa. Una postura che ti permetta di contattare il tuo valore e la tua intenzione di rispondere all’appello della vita, in qualsiasi modo ti chiami e qualsiasi cosa ti dica.
Se le tue condizioni fisiche lo impongono, puoi anche sdraiarti, perchè la disciplina non può mai prevaricare sull’ascolto delle esigenze del corpo. Sapevi, poi, che il body-scan del programma MBSR, si fa da sdraiati?
Non riesco a stare fermo in generale, figurarsi durante la meditazione
Nel caso questa affermazione ti riguardasse, ti invito ad osservare questa convinzione come un pensiero, e a provare con tempi brevi. Se pensi di poter star fermo per due minuti, prova con uno. Se credi di farcela per cinque, prova con due. E così via. Dimezzare le aspettative ti aiuterà a sentirti meno timoroso del fallimento.
E poi, lo sai che esistono meditazioni in movimento, come per esempio la meditazione camminata?
Infine, se già mediti da un po’, ricordati che muoversi durante la meditazione seduta non è probito. Non solo puoi muoverti ma anzi, se ti siedi con l’idea che devi stare rigido come uno stoccafisso senza alcuna possibilità di cambiare posizione, questa non è meditazione: è tortura!
Non riesco a meditare perchè non riesco a fermare i pensieri
“Non riesco a rilassarmi, non riesco a smettere di pensare, proprio non ce la faccio! Mi sembra di impazzire!”: ti è mai capitato di sentirti così? Sembrerà strano, ma provare ad impedire alla tua mente di pensare è come cercare di bloccare il vento: è impossibile. La mente per sua natura è girovaga e produce miriadi di pensieri e immagini. Spesso tutto questo accade al di là della tua consapevolezza e, quando ti fermi, semplicemente te ne accorgi. Non preoccuparti, è una buona notizia: non vuol dire che non sei capace, vuol dire semplicemente che sei uguale a tutti gli altri esseri umani.
Meditare non consiste nel forzare la mente ad essere calma. Meditare è un esercizio per lasciare andare le resistenze. I dubbi, le incertezze, i sentimenti di inadeguatezza, i drammi senza sosta, le paure e i desideri. Ogni volta che ti accorgi che la mente sta viaggiando, sognando, ricordando il passato o pianificando il futuro, semplicemente torna qui, a questo momento