ASCOLTA, SE VUOI
“Dare concretezza a un’idea. Una direzione verso cui andare. Una linea rossa che mi ricorda il percorso. Una direzione da cambiare. Aggiustare mentre vado.” Claudia
“Metter un punto all’orizzonte, una fonte di sicurezza nei confronti della precarietà della mia esistenza.” Lucia
“Non avere paura.” Anna
“Il trucchetto sta nel non pretendere troppo da sé stessi, e di pianificare ciò che è realmente possibile e fattibile per ciascuno di noi.” Maria Grazia
“Associo il fare piani agli imbraghi da arrampicata, a quella cosa che mi sostiene mentre cerco di fare cose meravigliose. Ecco, non stringe, non vincola, non limita, ma mi dà la sicurezza necessaria per realizzare le cose a cui tengo (o anche quelle che, semplicemente, devono essere fatte). E questo mi fa sorridere, perché sino a 5 anni fa questa parola avrebbe avuto il potere di spezzarmi il respiro: oggi invece mi dona una leggerezza che non avevo mai conosciuto.” Valeria
Il form della Fabbrica della Psiche di questo mese chiedeva: Ti va di dirmi cosa vuol dire, per te, fare piani?
La funzione rassicurante del fare piani
“Per me fare piani vuol dire riflettere su un obiettivo che si vuole raggiungere e capire i passi da fare per raggiungerlo.” Gabriela
“Lo associo alla crescita, penso a delle scale. I gradini che piano piano si devono superare, un passo dopo l’altro, per raggiungere il risultato previsto.” Rita
“Fare ordine nelle idee.” Antonella
“Progettare e costruire il mio futuro.” Sara
“Dare spazio alle proprie idee e agevolarne la realizzazione. Mettere ordine nella confusione della mente creando un flusso di senso compiuto. A questo associo una maggiore positività ed entusiasmo nell’affrontare il futuro.” Francesca
“Proiettare la mia vita nel futuro ovvero muovermi affinché le cose accadano.” Laura
“Sognare.” Sandra
“Mettere nero su bianco i sogni.” Roberta
Fare piani, dunque, è fare ordine, compiere passi, tradurre le idee in azioni volte a raggiungere uno scopo. Fare piani è anche concederci di sognare, pensando che i sogni possano essere realizzati. È un processo con funzioni rassicuranti, quando si accompagna alla tranquillità del sapere dove vogliamo andare e come potremmo arrivarci, insieme alla fiducia che è possibile:
“Fare piani mi fa sentire ‘al sicuro’ perché mi sembra di essere padrona del mio tempo (e quindi di non perdere tempo prezioso) e di avere tutto sotto controllo. Mi fa sentire organizzata e con le idee chiare sui next steps da fare. Altrimenti mi sembra essere troppo in balia degli eventi.” Chiara
“Adoro fare piani 🙂 Nella vita fare piani mi dà energia e speranza, è come avere sempre qualcosa ‘to look forward to’, fare piani può essere davvero eccitante! Nel business fare piani mi fa sentire ‘empowered’, vuol dire per me organizzarmi al meglio, strutturare ma anche fare spazio e pulizia.” Giulia
Ma fare piani può anche essere ansiogeno
Eppure, come tutti sappiamo, il pensiero o l’invito a fare piani non è sempre associato solo ad emozioni positive. Fare piani può essere anche ansiogeno: ce la faremo? le cose andranno per il verso giusto? e se non riusciremo a controllarle, che ne sarà di noi?
“Per me fare piani corrisponde all’intenzione di progettare, prendere impegni, assumersi la responsabilità di agire. Porta con sé una buona dose di ansia e di aspettative.” Margherita
“Ansia, dimenticanze, e liste.” Vittoria
“Darmi degli obiettivi. Ritrovarmi l’ansia da prestazione addosso. Obbligo di riempire un vuoto.” Antonella
C’è chi, per evitare di sentire l’ansia, evita proprio di farli, i piani. Come racconta Ilaria:
“Mai fatto grandi piani a voce alta. Erano semmai ovvie considerazioni, fatte a bassa voce fra me e me, su come sarebbe andata la mia vita: molte andate fallite. Così non faccio più piani, né ad alta voce né a bassa voce, e a volte mi sembra che questo sia un farmi trascinare dagli eventi. Come se fare piani fosse un rischio troppo alto. Fare piani è esporsi, e ad esporsi c’è il rischio di venire smentiti.”
La paura che i piani vengano disconfermati può essere paralizzante:
“Con una testa piena di idee e sogni il mio enorme ostacolo è la paura, per le delusioni a venire, le difficoltà nella realizzazione e anche la concretizzazione. La paralisi è sempre in agguato e spesso preferisco non essere vincolata e alla fine immobile…” Gabriella
E poi, vivere i piani come dovere, sganciati dalla componente di sogno, può essere molto stancante:
“Fare piani è essenziale nella mia vita. Mi aiuta a distribuirmi le varie cose da fare. Se penso al futuro remoto, fare piani mi angoscia perché sono impegnativi e sono stanca di impegnarmi così tanto nelle cose.” Beatrice
“Ho sempre associato ‘fare piani’ a una costruzione spesso difficile e comunque faticosa. Costruire, fare, determinare sono azioni che hanno sempre insite, per me, il richiamo al dovere e la fatica come elemento basilare per il conseguimento del loro risultato.” Stella
Continuare a sognare e costruire, un passo alla volta
Forse, tornare all’idea di fare un passo alla volta, senza la pretesa di controllare tutto, può essere salvifica nel permetterci di continuare a sognare e costruire, senza sentirci in balia degli eventi:
“È una parola che non necessariamente associo a questo periodo dell’anno. Ma proprio nei prossimi mesi dovrò fare dei cambiamenti importanti e questo mi genera ansia e paura, pur avendoli voluti io. E allora nella mia mente affronto tutto insieme, cerco di prevedere le incognite, vorrei avere il controllo su tutto, e il risultato è che il futuro mi travolge. Quando me ne accorgo, cerco di leggere questa frase in maniera diversa: fare piani diventa fare piano… un passo alla volta, un giorno dopo l’altro, per tenermi ancorata al presente.” Francesca
“Anche quest’anno non manca una lunga lista di obiettivi che vorrei raggiungere. Uno però, forse il più importante, è imparare a rilassarmi di più con le cose così come sono, adattandomi al fluire della vita che segue il suo naturale corso, come fosse un fiume. Vorrei ricordarmi di volgere lo sguardo non solo alla meta, ma anche e soprattutto al viaggio, in quanto gli obiettivi che voglio raggiungere sono, se visti da vicino, la somma di tanti piccoli passi” Teresa
“Vagare con la fantasia, progettando con entusiasmo tanti futuri diversi ma tenendo sempre presente che ‘quando facciamo piani, Dio ride’” Francesca
Fare piani, per te
Prendi carta, penna e un momento per te, libero da interruzioni, per rispondere a queste domande:
- Scrivi le prime tre frasi che ti vengono in mente se ti dico: “Fare piani”.
- Che emozioni associ al fare piani? Di nuovo, scrivi senza troppo pensare.
- È rassicurante per te fare piani? Se sì, prova a scrivere perché.
- È faticoso per te fare piani? Se sì, perché secondo te?
- Come ti senti quando la vita ti costringe a cambiare piani?
Meditazioni consigliate
In associazione al tema di questo mese, ti consiglio la pratica della meditazione camminata e meditazione sul respiro, le trovi qui, tra gli audio di Semplicemente Single e di Mente Calma Cuore Aperto.
… ci vediamo a febbraio, per un nuovo appuntamento de La Fabbrica della Psiche. La parola di febbraio verrà annunciata il 1 febbraio, sia su IG che in Newsletter, insieme al form per dare la tua risposta.
Qui trovi tutte le registrazioni degli incontri.