Sono trascorsi dieci giorni dal primo incontro MBSR ed è arrivato il momento di condividere con voi l’inizio di questa avventura.
La prima cosa che mi ha colpita è l’intimità raggiunta quasi subito con gli altri partecipanti, in un’atmosfera in cui ci si può sentire al sicuro e non giudicati. Non mi ero resa conto di quanto spesso molte delle resistenze che abbiamo nella relazione con gli altri siano di fatto dentro di noi e non fuori.
Durante la prima settimana abbiamo avuto due compiti a casa: mangiare con consapevolezza almeno in un momento della giornata e praticare il body-scan di 40 minuti. Per il primo compito ho scelto la colazione e sono riuscita a tenere fede all’impegno. E’ sconcertante come il cibo riacquisti sapore quando gli portiamo un’attenzione piena e quanto siamo distratti da altre cose anche quando mangiamo. Mi ha ricordato la stessa sensazione di quando ho smesso di fumare qualche anno fa, le papille gustative si sono risvegliate!
Per quel che riguarda il body-scan, è stato invece più difficile trovare ogni giorno 40 minuti un posto silenzioso dove potermi sdraiare e coltivare l’ascolto delle sensazioni del corpo. Anche perché, complici la neve e il freddo, oltre a Semplicemente Spazio l’unico luogo dove praticare è la casa dove abito.
Spesso mi sono addormentata, e confesso che sono poche le volte in cui sono riuscita a rimanere sveglia sino alla conclusione della pratica. Questo mi ha fatto capire che ho bisogno di riposo, e quanto spesso io viva come se fossi in apnea, respirando a stento fra le mille cose che la mia mente mi dice che devo fare. E mi rendo conto ora che, forse alcune o forse molte, altro non sono che distrazioni dal presente.
Osservando le mie difficoltà senza giudicarle, “con curiosità e gentilezza” come dice Carolina, mi viene da dire che la consapevolezza è il primo passo verso la consapevolezza. Sembra un gioco di parole ma è proprio quello che sento in questo momento.
Vado a fare i compiti! Vi tengo aggiornati!
Cristina Arduino