Forse te ne sei già accorto: alcuni di noi chiedono scusa troppo spesso. E’ vero che ci sono situazioni che richiedono scuse sincere e decise, ma a volte diciamo scusa semplicemente perché siamo imbarazzati e non sappiamo bene che pesci pigliare.
Allora, per continuare a praticare la gratitudine che ormai è diventato il mio leitmotiv di questo mese, in questi giorni ti invito a osservare tutte le volte in cui, invece che dire grazie, chiedi scusa.
Se sei in ritardo a una riunione o a un appuntamento con un amico, invece che scusarti, potresti ricordarti della pazienza di chi ti ha aspettato e… ringraziarlo! Certamente anche le scuse vanno bene, ma un “Grazie” in questo caso segnala che riconosci pienamente il valore degli altri e del loro tempo.
Se qualcuno ti racconta una difficoltà lavorativa o personale, invece che preoccuparti di risolvere il suo e il tuo disagio fornendo consigli o soluzioni che non sono necessariamente richiesti, potresti semplicemente dire: “Grazie per la tua fiducia”. Poi, a patto che la disponibilità sia sincera, potresti di chiedere se c’è qualcosa che puoi fare per alleviare la difficoltà, o offrire qualcosa di specifico.
Nel caso invece in cui sia tu a raccontare una tua difficoltà a qualcuno, ti prego, non pensare di essere un peso e, soprattutto, non scusarti. Fidati, non solo a tutti piace sentirsi importanti, ma le persone sono più capaci di quanto tu non creda di segnalarti quando è il caso di alleggerire o di cambiare argomento. Ne segue che un bel “Grazie per avermi ascoltato”, nella maggior parte dei casi va benissimo.
Se qualcuno ti fa notare un errore, invece che scusarti o metterti sulla difensiva, perché non sorridere con sollievo e dire: “Grazie, meno male che te ne sei accorto!”. In fondo, nessuno di noi può crescere e cambiare senza correre il rischio di sbagliare, e solo chi non corre mai rischi commette il solo errore di non vivere.
Fidati: dicendo più spesso “Grazie” invece che “Scusa”, ti sentirai più a tuo agio con te stesso e, chi interagisce con te, non potrà che sentirsi valorizzato. Ne escono tutti vincitori!
…le pillole di mindfulness si fermano qui per quest’anno, ci rivediamo dopo la Befana. Buone Feste! Carolina