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Rinascere è trasformazione interiore
La trasformazione interiore è un cambiamento interno che si irradia su tutti gli aspetti della nostra esistenza. Influenza come vediamo noi stessi, il mondo e il nostro posto nel mondo. Può avvenire miracolosamente, o attraverso un paziente lavoro su di sé. Non ha scadenze fisse: può accadere in un istante, in una vita o, più spesso, accade ogni giorno un po’.
Non cambiamo mai per gli altri, ma per avvicinarci a noi stessi. Come diceva Carl Gustav Jung, individuarsi vuol dire diventare ciò che si è. Rinascere dunque vuol dire vivere la nostra vita con più intenzionalità, chiarezza e passione. Ma rinascere è, anche, doloroso. Implica lasciare andare pensieri a cui credevamo da tempo. E abitudini che stanno strette ma, essendo note, sono stranamente anche comode.
Per avvicinarci a noi stessi, dobbiamo saper dire “Addio” alle storie che ci siamo raccontati per tutta una vita su chi dovremmo essere, su come dovremmo sentirci, su ciò che è possibile e il suo contrario.
Chi ha fatto una psicoterapia, o è stato seduto in meditazione, lo sa molto bene: per rinascere ci vuole coraggio. Serve per guardare le parti di noi che non ci piacciono, o ci fanno paura, e scoprire che, se nello sguardo mettiamo anche un po’ di tenerezza, non mordono. Alcune restano, altre si dissolvono, ma non sono, poi, così pericolose.
E poi, per rinascere, ci vuole tanta pazienza. Raramente è una linea retta che cresce verso l’alto, ma è più spesso un filo annodato che scoraggia con il suo caos e il tempo che temiamo ci possa per sbrogliarlo. Ci vuole una prospettiva allargata per scegliere cosa fare, un tentativo alla volta.
Il form della Fabbrica della Psiche di questo mese chiedeva: Ti va di dirmi cosa vuol dire, per te, rinascere? Ecco alcune delle vostre testimonianze, seguite da spunti di riflessione e pratica.
Rinascere, per voi, parte prima
“Rinascere è possibilità di cambiare, punto di ri-partenza, accorgermi che la vita è molto più ampia di quello che penso. È non fermarmi, non accontentarmi, non sentirmi arrivata. È fame di andare oltre, di percorrere sentieri inesplorati. È sentire che in me ci sono dei piccoli semi che aspettano ancora di essere coltivati e di germogliare.” Francesca
“Di recente ho avuto modo di pensare che se la mia vita iniziasse oggi, alla soglia dei 40 anni, con la consapevolezza e gli occhi e il cuore aperti che ho in questo momento, probabilmente sarebbe una vita differente.
Magari tante strade mi condurrebbero negli stessi luoghi, ma vivrei le esperienze in maniera completamente diversa.
Ancora più nel piccolo, però, potrei pensare alla rinascita ogni mattina, quando apro gli occhi e mi viene data l’opportunità di vivere la vita con un bagaglio di conoscenza e consapevolezza maggiore del giorno precedente.” Arianna
“Rinascere: io lo associo a una luce intensa dopo tanto buio, immenso. È segno di un cambiamento ma non è solo un nuovo inizio, sono nuovi strumenti, un nucleo arricchito che può continuare per la stessa via ma con degli strumenti in più.
Per esempio può succedere, dopo una scelta sbagliata fatta a causa dell’ansia, di abbattersi, di avere la sensazione di cadere. Può però essere una rinascita se, come per me, dopo due anni di terapia si sente di avere gli strumenti e la voglia di andare avanti, si ha fiducia che le cose miglioreranno comunque, come non linearmente ma turbolentemente sono sempre migliorate.
Per me rinascita è una nuova luce. Vedersi in un nuovo ciclo narrativo, ma senza perdersi e accettando che le proprie imperfezioni ci sono.” Pantaleo
“Sbarazzarsi di vecchi problemi. Rimettersi in posta nella vita. Sentire gioia invece che una cappa addosso di depressione e mancanze. Voglia di fare cose, di stare con la gente. Il piacere di sentire il gusto del gelato e di amare un nuovo posto. Di riallacciare rapporti. Udire di nuovo, vedere di nuovo. Parlare con voglia e avere piacere di stare nel mondo.
Rinascere è fare progetti e non pensare sempre al peggio. Pensare che si può ricominciare e che non debba crollare tutto.” Barbara
“Io sono nata nuovamente quando mi sono resa conto di aver superato degli step di vita che mai mi sarei immaginata di riuscire a vivere. Mi sono sentita rinascere perché ho capito che anch’io potevo farcela e le mie insicurezze non erano insormontabili ed invalidanti.
Spero di riuscire a rinascere ogni qualvolta la vita ancora mi farà cadere.” Claudia
Rinascere, per voi, parte seconda
“Per me rinascere significa un ritorno a casa. Un ritorno a quella me stessa che si rivela ogni volta un po’ più ‘saggia’ quando riesco a superare una paura, un preconcetto o semplicemente anche riuscire a fare qualcosa che magari fino a quel momento non ero riuscita a fare.
Rinascere è stato anche quando di fronte alla morte di mia mamma ho capito che il lutto ha due facce (o forse più) e che oltre alla disperazione, al dolore, c’è una dolcezza e una grazia che non avevo mai visto prima.
Rinascere è significato il coraggio e la fiducia di rientrare in Italia dopo aver perso tutto e capire che riesco a cavarmela da sola e che l’amore è possibile anche dopo tanta sofferenza (dopo 22 anni all’estero e la fine della mia relazione tossica con il mio ex marito durata 27 anni).
Rinascere è stato capire il significato di volermi bene e continuare ogni giorno ad apprezzare con occhi nuovi ciò che mi circonda anche se non è esattamente come vorrei, ma guardare la vita con curiosità.” Paola
“Sono rinata tante volte ma la più bella è stata quando ho iniziato a complimentarmi con me stessa per ciò che avevo fatto e a smettere di sottolineare ciò che non avevo fatto.” Lorella
“”Siamo nati per rinascere. Nascere non basta a nessuno”, non lo dico io ma l’ho sentito dire e mi piace molto. Sono nata per caso ed è stato un dono, rinascere invece è merito mio. Tutte le volte che sbotto e dico: “basta perdere tempo a essere infelice!” ecco lì rinasco come un bulbo: sotto terra per tutto l’inverno e poi, improvvisamente, senza dare avviso, senza programmi, esce fuori, al sole, e fiorisce.” Ilaria
“Ad essere sinceri non ci avevo mai pensato. Però, riflettendoci sopra, rinascere è bellissimo. È iniziare da capo, con il vantaggio della consapevolezza degli errori, delle sconfitte ed anche delle vittorie precedenti. Non è cosa da poco. Rinascere lo assocerei a “ricominciare”, anche se “rinascere” lo trovo più profondo e totale.” Pietro
“Accorgersi che abbiamo un valore, che possiamo, non che dobbiamo, decidere cosa fare.” Marika
“Rinascere è possibile, in fondo lo so. Ma devo accettare che possa volerci tempo e stabilire una solida intenzione unita ad un consistente lavoro di giardinaggio interiore.” Giulia
Rinascere, per te
Prendi carta, penna e un momento per te, libero da interruzioni, per rispondere a queste domande:
- Scrivi le prime tre frasi che ti vengono in mente se ti dico: “Rinascita”.
- Che emozioni associ al rinascere? Di nuovo, scrivi senza troppo pensare.
- Rinascere è faticoso/entusiasmante/ti fa paura? Perché?
Meditazioni consigliate
In combo con il tema di questo mese, ti consiglio la pratica della meditazione camminata e della meditazione sul respiro. Le trovi qui, tra gli audio di Semplicemente Single e di Mente Calma Cuore Aperto.
… ci vediamo ad aprile, per un nuovo appuntamento de La Fabbrica della Psiche. La parola di aprile verrà annunciata il 1 aprile, sia su IG che in Newsletter, insieme al form per dare la tua risposta.
Qui trovi tutte le registrazioni degli incontri.