La paura sta al presente come l’ansia sta al futuro
Ti sei mai chiesta qual è la differenza tra ansia e paura? La paura è l’insieme di sensazioni fisiche e di pensieri che ci assalgono di fronte a un evento, fisico o psichico, reale o immaginario, che percepiamo come un pericolo o una minaccia nel presente.
L’ansia è anch’essa un insieme di sensazioni fisiche e di pensieri ma, facci caso, la sua caratteristica principale è l’anticipazione.
Quando proviamo ansia, la mente si affolla di pensieri e di immagini rivolti al futuro, che iniziano spesso così: “E se?”. Ovviamente, ipotizzando gli scenari peggiori: “E se l’esame andasse male e venissi umiliata di fronte a tutti?”, “E se alla festa nessuno mi parlasse e provassi un imbarazzo insostenibile?” “E se commettessi qualche errore e venissi criticata?”
Questi “E se?” sono solo pensieri ma, in preda all’ansia, ne siamo quasi ipnotizzati. Ci convinciamo che siano utili a proteggerci da ciò che ci sembra di non poter controllare e non vediamo che, in realtà, sono ladri di energia, rilassatezza e fiducia.
Pur di non rischiare che le nostre paure si realizzino, ci blocchiamo da soli. Decidiamo di non presentarci all’esame, restiamo a casa a guardare Netflix invece che andare alla festa, ci fissiamo sull’assoluta necessità di controllare ossessivamente quel documento di lavoro perdendo di vista tutto il resto.
Qui sotto trovi una delle mie poesie preferite di Fernando Pessoa. Leggerla mi tranquillizza sempre tanto, e a te?
Oltre, di Fernando Pessoa
Oltre la curva della strada
forse c’è un pozzo, e forse un castello,
forse solo la continuazione della strada.
Non so né domando.
Mentre procedo lungo la strada prima della curva
guardo solo la strada prima della curva,
perché non posso vedere altro se non la strada prima della curva.
A nulla servirebbe guardare l’altro lato,
e verso quello che non vedo.
Ci interessino soltanto i luoghi in cui siamo.
C’è abbastanza bellezza nello stare qui e non in qualche altro luogo.
Se c’è qualcuno oltre la curva della strada,
si angustino loro di quel che c’è oltre la curva della strada.
Quella è la strada per loro.
Se dobbiamo arrivare là, quando là arriveremo sapremo.
Per ora solo sappiamo che là non stiamo.
Qui c’è solo la strada prima della curva, e prima della curva
c’è la strada senz’alcuna curva.
Fernando Pessoa, Oltre (da “Un’affollata solitudine. Poesie eteronime”)