Mi chiamo Carolina Traverso, Caro per gli amici. Sono nata in Costa D'Avorio da madre belga e padre Italiano. Sono cresciuta prevalentemente in Italia, ma ho vissuto anche in Iran prima della scuola materna, a Londra dopo l'Università e, sulla strada per tornare a casa, ho attraversato da sola per un anno l'India e il Sud Est Asiatico con uno zaino sulle spalle.
Da qualche anno lavoro e amo a Milano insieme a Iago, il mio pastore svizzero. Le mie esplorazioni intorno alla meditazione sono iniziate quando avevo diciassette anni, per curiosità, e sono proseguite, dopo i venti, tra Londra e l'Asia.
A voler essere sincera, mi sembrava di riuscire a cogliere solo in parte ciò che i miei insegnanti provavano a trasmettermi, ma sentivo che la pratica mi faceva stare bene e questo mi è bastato per farvi ritorno, nel tempo, sempre più spesso.
Ho sentito per la prima volta parlare di mindfulness una quindicina di anni fa, durante un ritiro di yoga a Goa, da una collega svedese che la insegnava. Desiderosa di approfondire, ho scoperto il lavoro di Jon Kabat-Zinn, me ne sono innamorata per il calore umano e il rigore scientifico, e in poco tempo mi sono formata come insegnante di mindfulness.
Da allora, sul mio percorso, ho incontrato centinaia di allievi e altrettanti maestri. Poter praticare e insegnare mindfulness, integrandola anche nel mio lavoro di psicoterapeuta, mi fa sentire enormemente fortunata. È un dono immenso di cui non posso più fare a meno.
I pensieri ripetitivi sono 54.000 al giorno Secondo una ricerca della Stanford University, sono 60.000 i pensieri che attraversano le nostre menti ogni giorno, al ritmo di circa un pensiero al secondo quando siamo svegli. Il 90% di questi pensieri sono ripetitivi. Non stupisce, dunque, che facciamo fatica a concentrarci, a prendere sonno, a goderci i momenti…
Immagina che la tua vita emotiva sia come una poltrona che continua a cambiare. A volte la poltrona è comodissima: soffice, di un bel colore che ti dà energia, con la temperatura giusta e un buon sostegno. Ci stai così bene che non ti alzeresti mai! Poi però, senza che tu possa esattamente prevederlo, la…
1. Lascia andare la mentalità del povero: la tua felicità non dipende così tanto come credi dagli avvenimenti esterni 2. Diventa curioso della delusione, usala come un’occasione di risveglio: più credi che la felicità dipende dal fatto che le cose vadano esattamente come ti aspetti, più vivrai in affanno 3. Non abboccare all’amo: impara a…