Mi chiamo Carolina Traverso, Caro per gli amici. Sono nata in Costa D'Avorio da madre belga e padre Italiano. Sono cresciuta prevalentemente in Italia, ma ho vissuto anche in Iran prima della scuola materna, a Londra dopo l'Università e, sulla strada per tornare a casa, ho attraversato da sola per un anno l'India e il Sud Est Asiatico con uno zaino sulle spalle.

Da qualche anno lavoro e amo a Milano insieme a Iago, il mio pastore svizzero. Le mie esplorazioni intorno alla meditazione sono iniziate quando avevo diciassette anni, per curiosità, e sono proseguite, dopo i venti, tra Londra e l'Asia.

A voler essere sincera, mi sembrava di riuscire a cogliere solo in parte ciò che i miei insegnanti provavano a trasmettermi, ma sentivo che la pratica mi faceva stare bene e questo mi è bastato per farvi ritorno, nel tempo, sempre più spesso.

Ho sentito per la prima volta parlare di mindfulness una quindicina di anni fa, durante un ritiro di yoga a Goa, da una collega svedese che la insegnava. Desiderosa di approfondire, ho scoperto il lavoro di Jon Kabat-Zinn, me ne sono innamorata per il calore umano e il rigore scientifico, e in poco tempo mi sono formata come insegnante di mindfulness.

Da allora, sul mio percorso, ho incontrato centinaia di allievi e altrettanti maestri. Poter praticare e insegnare mindfulness, integrandola anche nel mio lavoro di psicoterapeuta, mi fa sentire enormemente fortunata. È un dono immenso di cui non posso più fare a meno.

La fiducia, il quarto pilastro della mindfulness

Il quarto pilastro della mindfulness: la fiducia

Ed eccoci al quarto pilastro dello speciale #unpilastroallavolta, da un’idea di Maria Adele Piccardo (aka @meglioadele). L’illustrazione è di Marzia Calypso Pulghè (aka @goterosa). Mi trovi su Instagram come @semplicecaro.  Fidarsi di sé stessi e delle proprie antenne non è scontato Quando ho fatto la mia prima psicoterapia, ricordo che il mio analista mi diceva che…

I sette pilastri della mindfulness: la pazienza

Il secondo pilastro della mindfulness: la pazienza

Continuiamo con #unpilastroallavolta, il progetto da un’idea di Maria Adele Piccardo (aka @meglioadele), insieme a 7 illustratrici che vi sveleremo… una settimana per volta. L’illustrazione della pazienza è di Elisa Falchini aka @elisafalchini_, che così la commenta: “credo che stia un po’ tutto nell’accettazione, nel darsi tempo e prendersi cura di ciò che pensiamo che, poi,…

La libertà del non giudizio

Il primo pilastro della mindfulness: il non giudizio

Inizia oggi #unpilastroallavolta, il progetto da un’idea di Maria Adele Piccardo (aka @meglioadele), insieme a 7 illustratrici che vi sveleremo piano piano (oggi partiamo con Irma Ruggiero aka @irmaillustra) per dedicarci, insieme, all’approfondimento di ognuno dei 7 pilastri della mindfulness secondo Jon Kabat-Zinn. Settimana dopo settimana, anche su Instagram (mi trovi come @semplicecaro), esploreremo le qualità…

Quattro suggerimenti pratici per genitori mindful

Essere dei bravi genitori non è per niente facile Parliamoci chiaro, essere dei bravi genitori non è per niente facile. Se cadiamo nella tentazione di voler essere genitori perfetti, poi, il rischio è di cadere in balia di mille “dovrei” e “potrei” che ci allontanano dalla nostra saggezza interiore. Meglio ambire ad essere “una madre…

Lo sguardo amorevole, nelle parole di Naomi Shihab Nye

Famosa, di Naomi Shihab Nye

  Famosa, di Naomi Shihab Nye Il fiume è famoso per il pesce. La voce forte è famosa per il silenzio, che sapeva che avrebbe ereditato la terra prima che qualcuno lo dicesse. Il gatto che dorme sullo steccato è famoso per gli uccelli che lo osservano dal nido. La lacrima è famosa, fugacemente, per…